Teatro

ILLUMINAZIONI. AVANGUARDIE A CONFRONTO. ITALIA - GERMANIA - RUSSIA

ILLUMINAZIONI. AVANGUARDIE A CONFRONTO. ITALIA - GERMANIA - RUSSIA

In occasione del centenario di fondazione del futurismo sono in programma numerose iniziative in tutta Italia, non solo espositive (basti pensare ai Ballets Russes al teatro dell'Opera di Roma). La prima in ordine di tempo è in corso al MART, un progetto curato da Ester Coen che avrà luogo fra Rovereto, Venezia e Milano, tre esposizioni autonome ma unite da un fil rouge. Fondato da Filippo Tommaso Marinetti con il Manifesto pubblicato a Parigi sul quotidiano Le Figaro il 20 febbraio 1909 (che promulgava il grande rifiuto della tradizione artistica del passato), il futurismo si sviluppò dopo l'adesione di un gruppo di artisti (Boccioni, Carrà, Russolo, Severini, Balla) firmatari a Milano del Manifesto dei pittori futuristi (11 febbraio 1910) e del successivo Manifesto tecnico. La battaglia futurista era nata da una violenta polemica contro il tradizionalismo culturale e il passatismo benpensante e borghese, non estranea ai temi dell'anarchismo soreliano che successivamente dovevano essere stravolti in senso nazionalistico ed interventista. Animati da una concezione vitalistica (con riferimenti a Nietzsche e Bergson e in contrapposizione con il crepuscolarismo), i pittori futuristi e Marinetti ideologizzarono fortemente il gesto e la parola e compirono una profonda elaborazione della loro tematica e del loro linguaggio, ispirandosi alla città industriale e al mito della velocità e riferendosi ai principi della scomposizione del colore e della forma derivati dal postimpressionismo divisionista. Il rapporto dialettico con la ricerca cubista risultò essenziale alla definizione plastica dello spazio dinamico futurista, che si affermò per novità di impostazione ed autonomia di proposte. Il futurismo si declinò in poesia, pittura, scultura e musica, nonché in teatro, improntato all'improvvisazione scenica e al rapporto con l'immagine. Significativi anche gli esiti nel cinema e nella fotografia con Bragaglia e nella progettazione architettonica: il carattere visionario dei disegni di Sant'Elia è uno dei momenti più alti del movimento. Un apporto personale e nuovo nel settore dello spettacolo e della costruzione di un'estetica futurista in senso meccanico fu dato da Fortunato Depero, entrato a far parte del movimento nel 1915 con Sironi e Funi, quando si parla di “seconda generazione futurista” (Boccioni era morto in guerra, Carrà e Severini avevano imboccato la strada della metafisica e del ritorno all'ordine) che, in parte, approdò agli esperimenti cosmici e all'aeropittura e poi si legò al fascismo. Su questo la critica recente ha fatto ricerche amplissime ed esaustive. La mostra di Rovereto propone una lettura inedita del futurismo, mettendone in luce, in una dimensione internazionale, le relazioni con l'avanguardia tedesca legata a Der Sturm e con il cubo-futurismo russo. L'esposizione coniuga, infatti, l'interesse per i massimi protagonisti del cosiddetto “futurismo storico” (in pratica prima della morte di Boccioni) con la messa a fuoco delle contaminazioni e delle contiguità che essi stabilirono con alcuni tra i principali interlocutori dell'epoca, quegli artisti che dalle Russie e dalla Germania si confrontarono non occasionalmente, ma con costanza e profondo interesse, con le novità della poetica futurista. Ciò è stato possibile grazie alla fitta trama di rapporti che da tempo il MART ha stretto con importanti istituzioni internazionali e che hanno fatto arrivare nel museo di Botta opere da tutto il mondo, fra cui un importante nucleo dai musei delle province russe visibili in Italia per la prima volta. Il valore aggiunto è un itinerario urbano nel nome di Fortunato Depero, che a Rovereto ha svolto a lungo la sua attività, lasciando alla città un rilevante numero di opere e soprattutto l'unico “museo del futurismo” da lui fondato nel 1959, quella “casa d'arte futurista Depero” ora riaperta al pubblico per l'occasione dove ammirare, fra il tanto altro, le tarsie di panno. La mostra “Illuminazioni”, ricchissima, è accompagnata da un voluminoso catalogo, vero e proprio strumento di conoscenza che ha messo al centro non più le analisi critiche ma i documenti originali, testimonianze preziose ma spesso inaccessibili appartenenti ai protagonisti del movimento e a quei pittori e scultori russi e tedeschi che ebbero con loro strette e continuative relazioni. Sono presenti artisti lavori di straordinari e notissimi: Marc Chagall, Vasilij Kandinskij, Paul Klee, August Macke, Franz Marc, Mikhail Larionov, Alexandra Ekster, Natalia Goncharova, Olga Rozanova, Umberto Boccioni, Georges Braque, Carlo Carrà, Robert Delaunay, Otto Dix, Max Ernst, Pavel Filonov, George Grosz, Alexej Javlenskij, Ernst Ludwig Kirchner, Oskar Kokoschka, Frantishek Kupka, Kazimir Malevic, Pablo Picasso, Aleksandr Rodcenko, Gino Severini, Ardengo Soffici ed altri. Così spiega il titolo del progetto la curatrice Ester Coen: “Illuminazioni, come eco di quella miriade di rifrazioni e scintille che s'irradia a illuminare le tele intessute dalle forme e dagli stili travolgenti dell'avanguardia: avvio per studi e approfondimenti di nuove generazioni attratte da uno snodo fondamentale della contemporaneità”. Seguiranno “Astrazioni” a Venezia, Museo Correr (dal 5 giugno al 4 ottobre) e “Simultaneità” a Milano, Palazzo Reale (dal 15 ottobre al 25 gennaio 2010). Invece al MART sono visitabili l'antologica di Giuseppe Uncini (leggi la recensione nel sito) ed un nuovo allestimento della collezione permanente curato da Gabriella Belli ed Elisabetta Barisoni. Rovereto (TN), MART, fino al 07 giugno 2009, aperta da martedì a domenica dalle 10 alle 18, venerdì dalle 10 alle 21 (chiuso il lunedì), ingresso euro 10,00 valido anche per le collezioni permanenti e le altre mostre in sede, catalogo Electa, infoline 0464.438887, sito internet www.mart.trento.it Rovereto (TN), Casa d'Arte Futurista Depero (via Portici, 38), aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 17 (lunedì chiuso), ingresso euro 6,00, catalogo in mostra, infoline 0464.438887, sito internet www.mart.trento.it